Un rigurgito di mostri
Sul binario abbandonato.
Tra l’urina e un po’ di whisky
La paura prende fiato.
E la fama, col suo tanfo
E l’infanzia, col suo veto.
L’illusione di famiglia
Che il mio viaggio lascia indietro.
C’è ancora qualcosa,
mi chiedo,
c’è ancora qualcosa?
Puoi legarmi a cinque corde
O, se vuoi, premi il grilletto.
Son già morto, cosa cambia?
-In che modo non fa effetto-
Sai, nell’Utero si gela
Ma il tepore dello scoppio
Lì mi attende, col mio Boddah
Coi miei vermi, sazi d’oppio.
C’è ancora qualcosa,
mi chiedo,
c’è ancora qualcosa?
Vi prego.